Prima del 19° secolo, il mondo non aveva
delle zone standard per gli orari. Ma con l'espansione delle ferrovie e delle linee
marittime divenne indispensabile l'esigenza di un accordo per uniformare gli orari e le
programmazioni.
Per cercare di porre fine a questo caos attraverso l'istituzione di un sistema standard di
misurazione del tempo, le principali nazioni commerciali cominciarono a discuterne
dal 1870. L'accordo fu raggiunto durante il "Washington Meridian Conference" del
1884, che divise il globo in 24 fusi orari standard distanti 15° ciascuno in longitudine,
partendo verso occidente dall'Osservatorio Reale di Greenwich in Inghilterra.
Il 180° meridiano (12 ore avanti a Greenwich) divenne la linea in cui le nazioni
immediatamente ad ovest si trovavano un giorno avanti a quelle immediatamente ad est.
Nella determinazione di questa linea, chiamata "International Dateline", i
partecipanti alla conferenza si accordarono per alcune deviazioni dal 180° meridiano per
evitare di avere giorni diversi in nazioni quali la Nuova Zelanda, le Fiji, le Samoa, la
Siberia e l'Alaska.
Nell'emisfero sud l'International Dateline venne tracciata verso nord dal Polo Sud fino a
51° sud di latitudine prima di deviare verso nord-est dalla Nuova Zelanda a 172°330
longitudine ovest a 40° latitudine sud e proseguire verso nord includendo le Isole
Chatham, l'Isola Raoul, il Regno di Tonga, l'Isola di Lau nelle Fiji nello stesso fuso
orario delle Isole del Nord e del Sud della Nuova Zelanda.
A 15° di latitudine sud un'altra deviazione riportava la linea verso nord attraverso il
180° meridiano, per evitare che alcune isole delle Samoa Occidentali fossero divise in
giorni diversi. Simili deviazioni furono apportate nell'emisfero nord per evitare
confusioni nella Siberia Orientale e nelle Isole Aleutine dell'Alaska.
In teoria, il fuso orario in nessuna nazione dovrebbe essere maggiore o superiore di 12
ore rispetto a quello di Greenwich, ma la deviazione accordata dalla conferenza del 1884
mise Tonga 13 ore avanti. La Nuova Zelanda e le Fiji erano 12 ore avanti e le Samoa
Occidentali 11 ore indietro.
Ma fino al 1941 Tonga mantenne un fuso orario 50 minuti avanti la Nuova Zelanda, cioè 12
ore e 20 minuti avanti il fuso di Greenwich.
Quando la Nuova Zelanda corresse il suo fuso orario nel 1940, Tonga ebbe la possibilità
di scegliere se sottrarre dal suo fuso orario ed assumere lo stesso fuso della Nuova
Zelanda o di avanzarlo per mantenere la differenza di 13 gradi (approssimativamente 50
minuti avanti la Nuova Zelanda).
L'allora Principe Ereditario Tungi (ora Re Taufa'ahau Tupou IV), preferì assicurare a
Tonga il titolo di "Terra dove inizia il tempo" e l'Assemblea Legislativa
approvò quest'ultima scelta.
Alcuni dei più vecchi e conservatori membri dell'Assemblea obiettarono: "Se a
mezzanotte del 31 dicembre ci sposteremo avanti di 40 minuti, come Vostra Altezza Reale
desidera, cosa ne sarà dei 40 minuti che perderemo ?".
Il Principe rispose con un argomento inconfutabile: "Ricordatevi che nel
"Giorno Mondiale della Preghiera" voi sarete il primo popolo al mondo a recitare
le preghiere del mattino".
Da quando nel 1974 la Nuova Zelanda introdusse l'ora legale per i mesi estivi, anche
questa nazione si trova 13 ore avanti il fuso di Greenwich, ma Tonga rimane la prima
nazione al mondo a salutare ogni nuovo giorno, tutti i giorni di tutte le settimane di
tutti gli anni.... Don Mundell
Tradotto da "Tonga Chronicle", February 20, 1997. |