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KOE MALAU
Vita e futuro del Malau
Di Dieter R. Rinke, Lata H. Soakai, Alison Usback
Illustrazioni di George Bennett e Christiane Denecke-Rinke
Foto di Dieter R. Rinke |
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Un progetto del
BREHM FUND FOR
INTERNATIONAL BIRD CONSERVATION
Pubblicato da
"Brehm Fund for International Bird Conservation"
Bonn, Germania e Nuku'alofa, Regno di Tonga, 1993
ISBN 982-314-001-4 |
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INTRODUZIONE
a cura di Sua Altezza Reale il Principe 'Ulukalakala Lavaka Ata
Incontrai per la prima volta il Dr. Diter Rinke nel gruppo di
Ha'apai, quando ricevemmo una richiesta per aiutare alcuni "papalangi" (uomini bianchi) a ritornare
dopo un periodo di brutto tempo sull'isola di Tofua. Naturalmente ero curioso di sapere il motivo per cui
qualcuno rischiava la vita così lontano. Il "Blue-crowned Lorikeet"
("vini australis", un verde pappagallino dalla corona blu) fu la risposta. Guidava una
missione finanziata dal "Brehm Fund for International Bird" per raccogliere esemplari delle specie
native e per aiutare a proteggere il nostro patrimonio ornitologico. Il suo entusiasmo era contagioso e presto
avemmo tutto l'equipaggio della nave impegnato ad identificare gli uccelli marini sulla strada del ritorno a
Lifuka. Purtroppo questo mi ha rammentato il fatto che molti Tongani non sono più interessati alla natura che
li circonda.
Fin dal momento del suo arrivo a Tongatapu, egli ha aumentato la consapevolezza dei Tongani verso il proprio
ambiente attraverso un programma di educazione, e anche attraverso la creazione del
"Bird
Park" conosciuto in tutto il Regno per la varietà delle specie autoctone che qui possono essere
osservate da tutti. Alcune per la prima volta, ma non certo l'ultima, per il successo del suo progetto in
corso del programma per l'allevamento e la liberazione degli stessi.
Il libro prima di tutto educherà le nostre nuove generazioni ad apprezzare la natura, della quale essi
saranno i futuri custodi.
20 maggio 1993
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Vista del cratere vicino a Vai Kona (sorgente sulfurea), che mostra la densa
copertura della foresta, i bordi scoscesi e una delle molte pozze di quest'area |
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Vista del Vai Lahi (il grande lago) con Motu Lahi (la grande isola) |
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NIUAFO'OU - UNA REMOTA ISOLA VULCANICA |
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E' veramente un luogo speciale Niuafo'ou, l'isola più a nord delle Tonga. Un
milione di anni fa un vulcano sottomarino costruì quest'isola, ed è attivo tuttora. Quando ci fu l'ultima
eruzione, nel 1946, tutti gli abitanti dell'isola (meno 40 persone) furono costretti a lasciarla e cercare una
nuova abitazione nell'isola di 'Eua.
Alcuni sono tornati e attualmente circa 700 persone vivono nell'isola di Niuafo'ou. Sono piuttosto isolati dal
resto del mondo, con navi e aerei che arrivano solo occasionalmente.
Ampi campi di lava, dove non cresce niente, sono estesi tra i villaggi e le piantagione sui pendii scoscesi
del cratere.
Il cratere ha parecchi laghi, dei quali il "grande lago" (VAI LAHI) copre più della metà della sua
area. Un lago più piccolo (VAI SI'I) e parecchie pozze si trovano nelle zone ad est e a sud. VAI LAHI ha
quattro isole.
La maggior parte dell'area del cratere e delle isole di VAI LAHI sono coperte da una densa foresta. Solo qui,
e in nessuna altra parte del pianeta, vive il Malau, il Megapode Tongano (Megapodius pritchardii), uno dei più
rari uccelli al mondo.
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VITA NELLA FORESTA
Il Malau è molto difficile da avvistare, a causa del suo colore marrone chiaro
e grigio e della sua timidezza. La sua dimensione è tra quella del Veka (Gallirallus Philippensis) e
quella del Moa Kaivao (Gallus Gallus). Tuttavia cammina più eretto ed è il più piccolo megapode al
mondo.
Il Malau ha bisogno di un territorio aperto con piccola vegetazione riparato dagli alti rami della foresta.
Qui passa parecchio del suo tempo grattando il tappeto di foglie e il terreno in cerca di cibo.
Principalmente si nutre di insetti e vermi, ma anche piccoli rettili (Moko), semi e piccoli frutti.
Il Malau può volare molto bene, alcune volte vola sopra le isole del lago. Passa le sue notti sulle parti
alte degli alberi. Normalmente stanno in coppia e occupano un'area (chiamata "territorio") di circa 4 acri. Se si
perdono nel foresta, il maschio inizia un canto, la femmina risponde dopo pochi secondi e il maschio canta la
parte finale.
Questi canti sono chiamati "duetti". Sono altrimenti usati per dire agli altri Malau che non devono
entrare nel territorio della coppia.
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maschio di Malau mentre canta
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il Malau passa la maggior parte del tempo cercando cibo tra le foglie sul
fondo della foresta
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L'USO DELL'INCUBATRICE VULCANICA
Una delle peculiarità del Malau è la modalità di riproduzione. La femmina
del Malau non siede mai sulle uova per incubarle, ma lascia questo "lavoro" al vulcano.
Niuafo'ou ha parecchie aree dove i condotti vulcanici dall'interno dell'isola scaldano la terra. Alcune di
queste aree hanno la giusta temperatura e la giusta profondità.
Quando la femmina è pronta a deporre un uovo, scava un passaggio in una di queste zone, normalmente dove è
uscita dal guscio lei stessa. Non c'è un periodo preciso di riproduzione, ma si sa che è possibile trovare
più uova nel periodo più caldo dell'anno.
L'uovo è relativamente grande, circa un quinto o un quarto del peso corporeo del Malau (un uovo di una
gallina domestica è meno di un decimo del peso della stessa ! ).
Ci vuole del tempo e un nutrimento molto ricco di proteine per sviluppare un uovo di queste dimensioni. Il
Malau maschio aiuta: offre i migliori bocconi di cibo alla propria compagna. Durante una stagione, la femmina
del Malau depone fino a 10 uova, a intervalli di 12 giorni.
Normalmente il suo lavoro inizia al mattino presto, ma pure alcune volte di pomeriggio. La femmina del Malau
scava una buca profonda nel suolo, finchè raggiunge la temperatura appropriata di circa 35°C. Può misurare
la temperatura del terreno con la lingua.
Quando ha deposto l'uovo riempie il cunicolo di nuovo con terra. Il maschio non l'aiuta mai in questo, ma
alcune volte aspetta vicino a lei controllando tutto intorno.
Tra 40 e 55 giorni più tardi, il pulcino esce dal guscio al buio più completo. Deve scavarsi la via di
uscita verso la luce tutto da solo, un lavoro piuttosto duro, che può richiedere anche due giorni.
Quando raggiunge la superficie, è già completamente piumato e svezzato e può volare. I genitori non si
prendono mai cura del loro piccolo, il pulcino è già in grado di cavarsela con le difficoltà della vita
nella foresta.
Questo è ancora più inusuale tra gli uccelli. In nessuna altra specie il pulcino è così ben sviluppato
quando esce dall'uovo. E in nessuna altra specie di uccelli i genitori non si prendono cura dei loro piccoli.
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vista in sezione del nido sotterraneo
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un uovo di Malau
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PREDATORI
Barbagianni (Lulu - Tito Alba), gatto selvatico e formiche dalle
zampe
lunghe sono i predatori del Malau.
I barbagianni alcune volte catturano piccoli e medi megapodi.
Le formiche pungono negli occhi i pulcini non appena raggiungono la superficie. Gli occhi diventano
immediatamente ciechi e le formiche iniziano a mangiare la povera creatura.
Il gatto è pericoloso, perché
spesso cattura le femmine del Malau mentre scavano il loro cunicolo. I gatti sono l'unico predatore che è
stato portato a Niuafo'ou dall'uomo.
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LA STORIA UMANA
Il Megapode Tongano è uno dei più rari uccelli del Pacifico. La ragione
principale è l'utilizzo del Malau e delle sue foreste da parte dell'uomo.
Le foreste sono tagliate per impiantare coltivazioni e per fare pascoli per i bovini e per i cavalli. La gente
porta pure capre, maiali e gatti. Le capre distruggono gli alberi e cespugli e i maiali mangiano tutto quello
che ama mangiare il Malau. I gatti fuggiti dalle abitazioni catturano gli uccelli nella faresta. Ma, molto
peggio, l'uovo del Malau è considerato un cibo molto pregiato, così la gente scava e prende parecchie uova
ogni anno. Il risultato è che sempre meno megapodi sopravvivono a Niuafo'ou.
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scavando alla ricerca di uova di Malau vicina a Teleka
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Mappa dell'isola che mostra le aree dei nidi di Malau
(1:in uso - 2:abbandonati - 3:aree protette proposte)
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IL FUTURO DEL MALAU: NELLE NOSTRE MANI
Il Malau di Niuafo'ou è l'unico megapode sopravvissuto in Polinesia.
Originariamente viveva in molte isole del Regno di Tonga e probabilmente anche nelle Fiji e a Samoa. Ora
qualche esemplare si trova solo a Vanuatu. Se non prendiamo provvedimenti, nel giro di pochi anni non potremo
più vedere questa creatura molto speciale.
Noi esseri umani, che siamo più intelligenti e potenti di ogni altra creatura vivente sulla terra, non
dobbiamo solo usare le risorse di cui ci provvede la natura. Abbiamo la responsabilità di proteggere la vita,
sia degli animali che delle piante, non solo per il nostro futuro, ma per il futuro della terra.
Le uova del Malau sono usate come cibo sin dai tempi più remoti, e sono diventati molto cari. Ma il numero di
Malau è molto diminuito negli ultimi 20 anni. Allo stesso tempo, finché mangeremo le loro uova, dovremo
pensare ad un modo per mantenere questa fonte di cibo anche per le prossime generazioni, e proteggere questa
creatura unica per il futuro. Immaginate la vita a Niuafo'ou senza il Malau.
Perché non tentiamo di proteggere alcune zone dove il Malau depone le proprie uova ?
Possiamo ancora usare quelle di più facile accesso.
Perché non proviamo a prendere in considerazione di proibire per un certo periodo, tre mesi circa, la
raccolta delle uova ?
Perché non togliamo le capre dall'isola di Vai Lahi per proteggere le foreste dei Malau ?
Perché dobbiamo catturare i Malau come cibo ? Non abbiamo polli in abbondanza intorno alle nostre abitazioni,
polli che non hanno niente di speciale comparati col nostro prezioso Malau ?
Noi umani dobbiamo usare le nostre risorse naturali saggiamente. Facendo questo, non aiutiamo solo il Malau,
aiutiamo noi stessi e i nostri bambini.
Allo scopo di ridurre il rischio di estinzione, il "Brehm Fund" ha
trasferito dei Malau nelle isole di Late e Fonualei. Nella speranza che questi uccelli inizieranno a
riprodursi e costituiranno due sane popolazioni di Malau.
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RINGRAZIAMENTI
Sono profondamente in debito con la gente di Niuafo'ou, che ha supportato lo
studio e le attività di salvaguardia del "Brehm Fund" in Niuafo'ou. Mr Lofita Sifa è stato
indispensabile come interprete e organizzatore durante il campo di lavoro. Grazie a Kalala Folaumoeloa, Melania Takapu, Malia Ve'ehala,
e Lakai Koloamatangi, che ci hanno assistito nella traduzione del testo inglese in lingua tongana. Peter
Poulsen ci ha aiutati col suo computer.
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© Brehm Fund for International Bird Conservation
Testo inglese a cura di Alison Usback e Dieter R. Rinke
Traduzione in italiano a cura Ufficio del Turismo di Tonga in Italia
Illustrazioni di George Rennett e Christiane Denecke-Rinke
Design, progetto e foto di Dieter R. Rinke
Finanziato da "Brehm Fund for International Bird Conservation"
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Versione in Inglese - English version
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