Non troveremo qui il 5 stelle, le boutiques, le discoteche con le
facili conquiste, l'apparenza edonistica e competitiva.
Troveremo invece una giusta dimensione di accoglienza, una particolare bonomia e curiosità da parte degli
abitanti, un discreto livello di servizi a prezzi incredibilmente bassi per la Polinesia, i più antichi
reperti archeologici del Sud Pacifico, con l'inquietante "Trilithon", una ancora intatta
salvaguardia dell'ambiente e delle tradizioni culturali, ma soprattutto la possibilità di reincontrare
finalmente qualcuno che avevamo dimenticato: noi stessi. Potremmo cavalcare la tigre del mito di Tonga
ricordando le sue peculiarità: è uno dei posti più lontano al mondo dall'Italia, è il primo posto al mondo dove
nasce il giorno, è l'ultima monarchia del Pacifico, è l'unico al mondo ad
offrire, in soli 300 Km. di distanza dal primo all'ultimo, tre arcipelaghi completamente differenti fra loro,
con 173 isole completamente diverse una dall'altra (persino le 43 spiagge che costellano l'isola principale di Tongatapu non sono neanche simili tra loro), sono state chiamate da Cook "isole dell'amicizia" per
la cordialità dei locali, sono state teatro dell'ammutinamento del Bounty, hanno eccentricità paesaggistiche
uniche al mondo come le "Blow Holes" e misteriose testimonianze archeologiche, una popolazione
locale di genuina ed inedita stravaganza, per 6 mesi l'anno sono popolate da balene coi cuccioli, sono uno dei
migliori posti al mondo per andare in vela ecc. ecc. ecc., ma sarebbe facile come sparare sulla Croce Rossa!
Quello che continua ad alimentarne il mito sono i resoconti, veri, di chi qui ha ritrovato l'Amore, inteso
come opposto di noia, disinteresse per sè e per gli altri, ripetitività, annullamento. La riscoperta di
spazi esclusivamente nostri, di un ambiente ancora irriducibile, di valori umani dimenticati da tempo, di una
genuina ingenuità indolente nei nativi ne fanno ancora veramente l'ultimo Paradiso.
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